“C’est une révolte?”  “Non, Sire, c’est une révolution”  Questo il dialogo tra Luigi XVI e il duca di Liancourt alla notizia della caduta della Bastiglia. A quel re toccò in sorte di vivere, e morire, in un periodo tumultuoso, mentre il suo nome fu legato ad uno stile di mobili che, abbandonando la precedente, manieristica ed esagerata abbondanza di motivi ornamentali, acquista semplicità senza perdere eleganza.

Così il nome di Luigi XVI ad uno storico evoca fermenti di sconvolgimenti sociali, ad un antiquario, invece, fa sovvenire l’immagine di una società colta, scettica, beneducata. Noi, che storici non siamo, abbiamo preferito dedicarci a rivisitare lo stile Luigi XVI valorizzando linearità e purezza di forme.

Per dare libero corso al propri pensieri, il giusto arredamento può essere di aiuto e di stimolo. l’essenzialità di elementi sobri induce la calma e la serenità adatte al lavoro intellettuale. L’architettura essenziale della collezione Varennes si addice alla realizzazione di lineari componenti dalle molteplici funzioni.

Mobili in stile Luigi XVI-Direttorio caratterizzato dal corpo centrale avanzato e lesene con incisione. Programma completo grazie al numero di piccoli mobili. Sedie e poltrone in faggio.